Consulta le nostre prime 5 FAQ sul diritto del lavoro

Risposte chiare, aggiornate e verificate dai nostri consulenti

Quando nasce un dubbio, nasce anche un diritto

Il diritto del lavoro è una materia complessa, in continua evoluzione.
Che tu sia un lavoratore o un datore di lavoro, potresti trovarti spesso a chiederti:

“Ho diritto a questo permesso?”
• “Come si calcolano le ferie?”
• “Devo per forza firmare quella lettera?”

Per aiutarti, abbiamo raccolto qui le domande più frequenti che riceviamo ogni giorno.
Scopri i nostri servizi di consulenza

Le domande più frequenti sul diritto del lavoro

1. Quanti giorni di ferie spettano in un anno?

In base al Codice Civile (art. 2109) e alla maggior parte dei contratti collettivi, i lavoratori subordinati hanno diritto ad almeno 4 settimane di ferie retribuite l’anno.

Di norma: 2 settimane devono essere fruite entro l’anno, le restanti entro 18 mesi.
• Alcuni CCNL prevedono ferie aggiuntive.

Fonte: INL – Ministero del Lavoro

2. Il datore può rifiutare un certificato medico?

No. Il certificato medico di malattia è obbligatorio per legge e deve essere inviato tramite sistema INPS.
Il datore può solo richiedere visita di controllo (medico fiscale) negli orari previsti di reperibilità.

• L’assenza del certificato o un’assenza ingiustificata può comportare sanzioni.

Approfondimento INPS

3. Posso essere licenziato via email o WhatsApp?

Il licenziamento deve essere comunicato per iscritto con motivazione espressa.
Un messaggio informale via app o email non ha valore legale e può essere impugnato.
Link interno: Leggi il nostro approfondimento sul licenziamento da Realizzare

4. Come si legge una busta paga?

Una busta paga contiene varie voci, tra cui:

Retribuzione base
• Indennità / straordinari
• Trattenute fiscali e previdenziali
• TFR maturato
• Netto in busta

È importante saperla leggere per controllare che tutto sia corretto.
Il nostro studio offre anche verifica buste paga e supporto individuale.
Link interno: Buste paga

5. Cos’è il periodo di prova e quanto può durare?

Il periodo di prova è una fase iniziale del contratto, in cui entrambe le parti possono recedere con preavviso minimo o immediato, senza giustificare il motivo.
• La durata massima varia a seconda del CCNL: in genere da 1 a 6 mesi.
• Deve essere messo per iscritto nel contratto.
Riferimento normativo: Art. 2096 Codice Civile

Conclusione: informarsi è il primo atto di tutela

Avere dubbi è normale. La differenza la fa il modo in cui scegli di risolverli.
Consultare un professionista è il passo più semplice e sicuro.

🟩 Le FAQ diritto del lavoro non sostituiscono una consulenza, ma sono un ottimo inizio.